Dossier Epatiti

EPATITE A

Il virus dell'epatite A e' uno dei sei virus (A, B, C, D, E, G) in grado di causare un'epatite. La trasmissione avviene bevendo acqua o mangiando cibo contaminato con materia fecale contenente il virus. Molluschi contaminati sono una sorgente frequente di infezione. Altre sorgenti di infezione sono il contatto diretto con una persona infettata e la contaminazione con aghi usati. Come per le altre epatiti, una persona infettata con l'epatite A puo' non avere nessun sintomo. I sintomi piu' comuni ricordano l'influenza. Questi includono fatica, vomito, dolore nell'area epatica, urine scure e febbre. I tests di funzionalita' epatica, spesso molto elevati, confermeranno la diagnosi. La maggior parte delle persone guarisce entro i sei mesi. Non vi e' nessun specifico trattamento per l'epatite A. La maggior parte dei pazienti va tenuta a riposo da una a quattro settimane dopo la diagnosi. Anticorpi IgM appaiono precocemente e scompaiono nel giro di poche settimane rappresentando quindi un marker di infezione acuta. In un secondo momento compaiono anticorpi IgG che persistono tutta la vita e conferiscono l'immunita' alla malattia.
Da poco tempo e' disponibile in Italia il vaccino per l'epatite A.

EPATITE B

Il virus dell'epatite B e' in grado di provocare un'epatite che si risolve spontaneamente nella maggior parte dei casi. Nel 5-10% dei casi l'epatite non si risolve e la malattia puo' cronicizzarsi ed evolvere in cirrosi e, in una piccola percentuale di casi, in carcinoma epatocellulare. L'epatite B e' piu' infettiva dell'AIDS e viene trasmessa attraverso il sangue infetto e altri fluidi corporei (liquido seminale, secrezioni vaginali, latte, lacrime, saliva). Nel 30-40% dei casi il metodo di trasmissione rimane sconosciuto. La maggior parte delle persone con epatite B non presenta segni o sintomi. In questi casi la malattia puo' essere identificata solo attraverso tests sanguigni. Alcune persone possono avere sintomi simili all'influenza: perdita di appetito, nausea e vomito, febbre, debolezza, stanchezza, dolore addominale, urine scure, occhi e pelle color giallo-verde. Da diversi anni e' disponibile in Italia il vaccino per l'epatite B.

EPATITE C

Il virus dell'epatite C e' stato identificato nel 1989 e dal 1990 e' disponibile un test per gli anticorpi Anti-HCV. In genere gli individui infetti con HCV sono spesso identificati nel corso di check-up od accertamenti diagnostici di routine nel corso di donazioni di sangue. Transaminasi aumentate e positivita' per gli anti-HCV sono segno di epatite cronica C. Gli anticorpi anti-HCV rimangono positivi alcuni anni dopo un episodio di epatite acuta C. Inoltre, in una piccola percentuale di pazienti, esiste una falsa positivita' verso gli anticorpi anti-HCV. In questi ultimi due casi le transaminasi sono tipicamente normali.
L'HCV puo' essere trasmesso tramite trasfusioni di sangue. Attualmente tutti i campioni di sangue vengono testati per la presenza del virus. Chiunque venga a contatto con sangue infetto, aghi (da siringa ma anche per tatuaggi o piercing), strumenti chirurgici e' a rischio per l'epatite C.
Il rischio di trasmettere l'epatite C sessualmente e' sconosciuto. Esistono solo pochissimi casi certi e documentati. Il ruolo del profilattico come protezione effettiva al 100% nei normali rapporti sessuali e' tutto da dimostrare.
Non esiste al momento attuale un vaccino per l'epatite C.